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Amazon

l'ingordo
Critica del giudizio gastronomico

 
Se Amazon rimane a bocca asciutta
di Antonio Medici

“Il prossimo ventiquattro giugno cesseremo il nostro servizio Amazon Restaurants negli Stati Uniti”. La dichiarazione è di un portavoce del colosso americano di vendite online ed è stata rilasciata al portale GeekWire (ripresa anche in Italia da AGI).
Esiste, dunque, una Amazon perdente ed è quella del cibo. Il servizio Amazon Restaurants era stato avviato nel 2015. I clienti Prime di Amazon potevano ricevere pasti a domicilio, ordinandoli tramite app.
Lanciata a Seattle, l’iniziativa, era stata allargata a ventitre città americane e poi oltreoceano a Londra. Dopo un primo taglio di dipendenti del novembre 2018, la società aveva allargato il servizio in nuove città a inizio 2019 e migliorasto il blog e la app fino al mese scorso. Le cronache americane fanno notare che l’account Twitter è ancora attivo e registra nuovi cinguettii.
La ritirata dopo i grandi investimenti effettuati rappresenta un episodio davvero eccentrico nella storia della società indiscussa leader mondiale nel settore dell’e –commerce e suona incredibile alle orecchie dei degli osservatori e degli analisti di mercato.
Non è affatto chiara la reale strategia della società che è ancora presenta con la consegna di ortaggi e altri generi alimentari (non cucinati) in oltre cento piazze americane.
Uber Eats, una delle tre società che controllano il 75% del mercato della consegna di pasti a domicilio e che, lanciata solo tre anni fa, ha realizzato un volume di vendite di quasi un miliardo e mezzo di dollari nel 2018, raddoppiando il risultato del 2017, all’inizio del 2019 aveva incluso Amazon Restaurants nella lista dei principali concorrenti in un documento ufficiale di mercato.
In effetti Jeff Bezos ha effettuato il mese scorso un investimento di oltre mezzo miliardo di dollari per acquisire una quota di Deliveroo, una società anglosassone specializzata nella consegna di cibo a domicilio. È ben possibile, dunque, che la ritirata dal mercato di Amazon Restaurants sia temporanea e prodromica a una riformulazione dell’offerta e un ritorno in grande stile magari in Europa dove Deliveroo è decisamente più forte.
Il servizio della consegna di cibo pronto a domicilio è molto florido in alcuni paesi europei (Germania, Gran Bretagna, Russia e Francia) mentre in Italia è ancora in una fase di espansione e risulta attivo essenzialmente nelle città di maggiori dimensioni e in alcune località turistiche. I dati statistici appaiono ancora contraddittori, ma segnalano che il settore è dinamico. Secondo indagini Coldiretti 4,1milioni di italiani ordinano stabilmente cibo pronto a domicilio, mentre una ricerca di Dealroom stima in trenta milioni gli italiani che hanno già sperimentato questo tipo di servizio.



Blog di critica, storia e letteratura di Giancristiano Desiderio.
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