di Luigi Ruscello
Siamo proprio sicuri che Vittorio
Feltri sia veramente razzista? Questo interrogativo me lo pongo da diverso
tempo alla luce dei titoli che spesso il giornale “Libero” dedica al
Mezzogiorno e ai meridionali in genere.
È fuor di dubbio che la lettura di “Libero”,
quando affronta il tema “Sud”, provoca, di primo acchito, un sentimento di
rabbia e disgusto allo stesso tempo. E confesso che la mia “pancia” si rivolta.
Ma, poi, entra in azione la razionalità, o almeno quella che io ritengo avere, e
mi pongo una domanda, cioè sul perché lo faccia.
Ebbene, mi rispondo riflettendo su quale
sia stata, nel tempo, la carriera giornalistica di Feltri, e devo ammettere che
è costellata di successi proprio per il suo stile ruvido, ma efficace. Tutti i
giornali da lui diretti, infatti, hanno avuto un buon riscontro di pubblico.
In un periodo di crisi per tutta la
carta stampata, come quello attuale, Feltri gioca la carta dell’intolleranza,
che io non condivido, ma che serve a fidelizzare il suo pubblico
settentrionale.
Che dire allora dei cosiddetti “giornaloni”
che un giorno sì e un altro pure magnificano l’EU, quando io non condivido
affatto tale ideologia?
Comunque, la cattiva informazione, per
non dire “falsa”, sul Mezzogiorno è sempre stata un mio pallino, tanto che nel
mio studio sulla questione meridionale ho dedicato le pagine 93-96 a quello che
ho definito un processo di “disinformazione scientifica”.
L’ultimo esempio è dato da quello che
ha in preparazione l’attuale governo senza che alcuno si ponga il problema.
A pagina 129 del documento “L’Italia e la
risposta al COVID-19”, predisposto dal Dipartimento per la programmazione e il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio [1], si legge
quanto segue:
3.6 ALLEGATO AL CAPITOLO 3
a. Proposta di emendamento per
modificare la chiave di riparto delle risorse del Fondo sviluppo e coesione
(Ciclo di Programmazione 2014-2020) come stabilita dall’articolo 1, comma 6,
della legge 27 dicembre 2013, n. 147
b. Proposta di emendamento per
modificare la clausola di riequilibrio territoriale nella destinazione alle
regioni del Mezzogiorno degli stanziamenti in conto capitale delle
Amministrazioni Centrali (decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, articolo 7
bis, convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18)
c. Misure per l’emergenza Covid19.
Allora, a tutti coloro che si sono
scandalizzati, non senza ragione, per le affermazioni di Feltri, pongo una semplice
domanda: chi è il vero razzista? Vittorio Feltri, con la sua spudorata
sincerità, oppure una classe politica nazionale, ma soprattutto meridionale,
che definire imbelle e venduta è un complimento?
[1] disponibile al seguente link:
http://www.assiv.it/presidenza-del-consiglio-dei-ministri-litalia-e-la-risposta-al-covid-19/