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Il Consorzio turistico di Benevento che non c'è

giancristiano desiderio
Pubblicato da in Forche caudine · 23 Giugno 2019
Tags: turismosanniobeneventoregione

di Luigi Ruscello

Il 31 maggio scorso facebook mi chiedeva a cosa stessi pensando e confessai che stavo pensando a lunedì 3 giugno, quando si sarebbe tenuto l'ennesimo incontro sul turismo che non c'è. Naturalmente, l'iniziativa di Confindustria, oltre che dovuta, era da giudicare positivamente e mi auguravo che portasse a soluzioni concrete.

Purtroppo, a mio più che modesto e insignificante parere, ciò non è stato. E una delle iniziative da portare avanti è stata indicata nella realizzazione del PTL – Polo Turistico Locale.

Sullo stesso tema, poi, è intervenuto anche il promotore del PTL Sannio, Prof. Verga, neo Presidente del Conservatorio, il quale ha scritto alla Provincia affinché si adoperi presso la Regione per l’attuazione della legge regionale 14/2014 in tema di turismo.

Sì avete letto bene: “2014”. Sono passati ben cinque anni, infatti, e la legge non è ancora operante, se non per talune “nomine”. Per chi non segue le vicende economiche, però, ricordo che è dal 1983 che in Campania tutte le leggi emanate in tema di organizzazione turistica non sono mai state applicate fino in fondo. Anzi, si sono sovrapposte inutilmente.

Ma cosa sono e quali le funzioni di un PTL?
A beneficio dei non addetti ai lavori, riporto il testo della legge regionale citata:

Art. 8 - Poli turistici locali
1. Sono definiti poli turistici locali (PTL) le forme associative di soggetti pubblici e privati che operano per il turismo all’interno degli ambiti turistici territoriali omogenei previsti dall’articolo 7.
Art. 9 - Finalità dei PTL
a) la redazione del programma annuale dei servizi e delle attività di promozione turistica del PTL;
b) l’attuazione di interventi per il miglioramento della qualità dei servizi turistici, dell’accoglienza, dell’accesso e della ricettività, attuati o gestiti da soggetti pubblici o privati;
c) il sostegno all’attuazione di interventi, anche infrastrutturali, necessari alla qualificazione ed alla diversificazione dell’offerta turistica dell’ambito territoriale di riferimento, nonché alla riqualificazione urbana e territoriale delle località appartenenti al medesimo PTL;
d) l’inserimento di interventi di valorizzazione delle risorse locali per fini turistici all’interno degli strumenti di pianificazione e di programmazione regionale;
e) il sostegno delle attività e dei processi d’integrazione tra soggetti pubblici o privati nell’ambito del settore turistico;
f) il sostegno alla crescita della cultura dell’ospitalità nelle comunità residenti e della professionalità degli operatori del comparto.

Tanto premesso, nel mio ultimo intervento su questo blog ho sostenuto che lo sviluppo del Sannio dipende esclusivamente da noi e ciò, quindi, vale per tutto il sistema socio-economico, compreso il settore turistico. Pertanto, mi chiedo e chiedo: è così vitale realizzare il PTL Sannio per lo sviluppo turistico, oppure possiamo provvedervi autonomamente?

Da parte mia, sono oltre dieci anni che predico inutilmente (e mi scuso per l’irriverente paragone) sul fatto che ci dobbiamo organizzare, a prescindere dalla febbre statalista o regionalista che sia.

È mai possibile che non riusciamo a immaginare, ma soprattutto a realizzare, una qualsiasi forma organizzativa che non preveda l’intervento pubblico?

A comprova che dovrebbe essere il “privato” a prendere l’iniziativa, segnalo che nella nostra provincia sono stati costituiti due distretti turistici (Viaticus e Matese), ma, ci crederete? Non sono operativi.

Per concludere, dunque, fin dal 2007 proposi una banalissima iniziativa, cioè la costituzione di quello che chiamai CTB-Consorzio Turistico Beneventano. Un organismo che potrebbe svolgere benissimo le funzioni del PTL, ma in modo ancor più efficace perché agirebbe come soggetto economico privato e non pubblico.



Blog di critica, storia e letteratura di Giancristiano Desiderio.
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