di Luigi Ruscello
Un
fenomeno che ultimamente occupa spesso le cronache locali è quello della
cosiddetta “desertificazione”. Ma è l’intero Paese ad esserne interessato e non
solo il Sud.
Il calo
della popolazione, infatti, sta interessando l’Italia meridionale dal 2013 e,
se la situazione attuale è ancora sopportabile, non lo sarà in futuro, secondo
le previsioni dell’Istat.
Per la
verità il fenomeno ha già interessato una grande nazione europea, cioè la
Germania. Come
riportato dall'Ufficio federale di statistica, la popolazione al dicembre 2017 era
di circa 82,8 milioni di persone, di cui 16,2 milioni di persone (19,5%) nei
nuovi Länder e Berlino, contro i 66,6 milioni di persone (80,5%) dell’ex territorio
federale. Nel 1990, la Germania unita ne contava 79,8 milioni, cioè circa 3 milioni
di abitanti in meno. Nella Germania occidentale, però, nel 2017 si registra un
aumento di circa 5 milioni di persone (+ 8,2%); mentre, al contrario, la
popolazione della Germania orientale e di Berlino è diminuita di circa 2 milioni
(-11,0%) rispetto al 1990.
In Italia,
non si era mai riscontrato un fenomeno simile a quello tedesco fino al 2013. Da
tale anno, infatti, come già accennato, si rileva che la popolazione meridionale
è in calo.
Anzi dall’ultimo
studio demografico dell’Istat, cioè la previsione della popolazione italiana al
2065, con base il 2017, emerge che, se al 2035 la popolazione totale si ridurrà
di poco meno dell’1 per cento, a causa del Mezzogiorno, nel 2065 la diminuzione
interesserà anche il Centro-Nord, ancorché in misura contenuta. In valori
assoluti, infatti, gli abitanti dell’Italia si dovrebbero ridurre di ben 6,5
milioni, di cui 1,5 da attribuire al Centro-Nord e 5 al Mezzogiorno.
E Benevento?
Ebbene, la
desertificazione in provincia di Benevento è da imputare a due motivi
principali: denatalità e disoccupazione.
Il saldo
naturale in provincia di Benevento è da diversi anni negativo. Nella media del periodo
2012-2018, lo è stato per 1.210 unità annue.
Il numero
degli occupati, inoltre, è calato in modo impressionante: dai 91mila del 2007,
siamo scesi ai 79mila del 2018. Vi è stata, quindi, una perdita di ben 12mila
posti di lavoro.
Il calo
dei residenti, dunque, nonostante il contributo positivo dell’immigrazione
straniera, non è da imputare agli espatri veri e propri, bensì all’emigrazione
interna.
Infatti,
dal 2007 al 2017, in provincia di Benevento, il saldo migratorio estero è
risultato positivo per 8.801 unità; mentre, quello interregionale è stato
negativo per 9.541 unità. Tenuto conto del già visto saldo naturale negativo,
abbiamo, tra il 2012 e il 2018, una riduzione di 2.325 abitanti. Cosicché la
popolazione residente al 31 dicembre 2018 (277.018) è ritornata ai livelli del
1921 (277.750).
In
definitiva, come già accennato, le cause della desertificazione sono da
ricercare nel combinato disposto della denatalità, che non fa aumentare gli
abitanti, e la disoccupazione, che spinge a fuggire.
E non si vedono,
purtroppo, spiragli positivi.
Mi dispiace concludere in un modo molto
amaro, ma non è il momento della facile retorica, bensì del diuturno e fattivo
impegno quotidiano.