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Università, l'esempio tedesco

giancristiano desiderio
Pubblicato da in Italia mia benché · 5 Maggio 2019
Tags: UniversitàSudNordGermania

di Luigi Ruscello

Un docente universitario fu chiamato dal capo dipartimento e questi gli fece presente che il suo esame presentava alcune criticità, in quanto non di semplice superamento. Insomma: “intelligenti pauca”. Ebbene, il bravo saggista Roger Abravanel a cotal racconto osserverebbe sicuramente che ciò è accaduto in una delle scadenti università del Sud.

Giova ricordare, infatti, che il predetto saggista, nel corso di una trasmissione TV del Corriere della Sera (“Meriti e regole”) del 2018, affermò che la migrazione universitaria al Nord è sicuramente positiva, poiché i giovani del Sud avevano finalmente capito che era meglio abbandonare l’università sotto casa per una qualitativamente migliore del Nord. Come se fosse solo un diritto dei giovani settentrionali ad averla sotto casa.

La vera risposta, invece, dovrebbe essere di tutt’altro genere, in quanto il colloquio si svolse proprio in una delle tanto decantate università nordiste. Il problema, quindi, al di là della scarsa validità scientifica delle classifiche relative agli atenei italiani, che pure contribuiscono a orientare le scelte di immatricolazione, non è dato dal livello qualitativo degli atenei, quanto dal sistema di finanziamento e dalle opportunità di lavoro che sono nettamente inferiori al Sud. Ma la situazione descritta può trovare termini di paragone in altri Paesi?

Ebbene, la Germania presenta notevoli somiglianze con l’Italia per via della riunificazione avvenuta nel 1990 e per la conseguente differenziazione tra Est ed Ovest. Non è questa la sede per valutare se e come la Germania sia riuscita ad eliminare il gap dell’ex DDR. Ma, per il tema che ci occupa, si può affermare che si ragiona in termini completamente diversi.

Nel 2008, infatti, nell'ambito di una iniziativa dei nuovi Länder, fu lanciata una campagna denominata “Studieren-in-Fernost” (Studiare in Estremo Oriente). E tale denominazione fu attribuita per il fatto che studiare nelle università dell’ex Germania Est, per gli studenti dell’Ovest, era considerato alla stregua di un trasferimento in Asia. Nel 2013, poi, il progetto è stato denominato "My Campus of Studying in Far East".

I promotori del progetto furono i ministeri dell'economia di Sassonia, Sassonia-Anhalt, Meclemburgo-Pomerania Anteriore, Brandeburgo e Turingia. Ma fu finanziato dal Ministero Federale dell'Istruzione e della Ricerca.

Le università partecipanti, inoltre, hanno operato congiuntamente sia nelle loro attività di pubbliche relazioni, sia per promuovere le eccellenti opportunità di studio nei nuovi stati federali.

E poi ci chiediamo perché la Germania è la Germania.



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